La questione della grandezza di un calciatore non può essere ridotta esclusivamente al prestigioso Pallone d’Oro. Negli annali del calcio, diversi atleti hanno lasciato un segno indelebile, pur non avendo mai ricevuto il riconoscimento individuale più ambito. Tra questi, emerge il nome di Wesley Sneijder, icona dell’Inter.
Nel 2010, Sneijder ha giocato un ruolo cruciale nell’Inter che ha conquistato il Triplete, guidando anche la nazionale olandese fino alla finale della Coppa del Mondo. Nonostante le sue straordinarie performance, il Pallone d’Oro andò all’argentino Lionel Messi, lasciando Sneijder senza il meritato riconoscimento.
In un’intervista esclusiva rilasciata a winwin, l’ex giocatore dell’Inter ha condiviso i suoi attuali progetti e riflessioni.
La vita dopo il calcio
Wesley Sneijder ha dichiarato di godersi la vita dopo aver appeso le scarpette al chiodo. Attualmente, dedica il suo tempo alla famiglia, si occupa di iniziative personali e partecipa a partite con altre leggende del calcio in diverse nazioni. La possibilità di intraprendere una carriera come allenatore o dirigente non è esclusa, ma per ora Sneijder non ha fretta. Ha già avuto esperienze di mentoring con la federazione olandese e si dice aperto a valutare opportunità significative che possano presentarsi in futuro.
Il nuovo formato della Coppa del Mondo per club
Sneijder ha espresso un’opinione positiva sul nuovo formato della Coppa del Mondo per Club, considerandolo un passo interessante per il calcio globale. Secondo lui, l’aumento delle squadre partecipanti offre una maggiore visibilità a club provenienti da regioni al di fuori dell’Europa, un aspetto che ritiene fondamentale. Ha avuto modo di assistere a partite a Miami, descrivendole come un’esperienza fantastica e ricca di emozioni.
Preoccupazioni per l’Inter e il futuro della squadra
L’ex giocatore ha parlato della sua preoccupazione per l’Inter, sottolineando che il club occupa sempre un posto speciale nel suo cuore. Ha riconosciuto che la squadra sta attraversando un momento difficile e ha espresso la sua apprensione per la transizione dopo l’addio di Simone Inzaghi. Secondo Sneijder, ogni cambiamento richiede tempo, ma è fiducioso che l’Inter, con la sua storicità e passione, saprà riprendersi.
Riflessioni sull’addio di Inzaghi
Infine, Sneijder ha commentato la partenza di Inzaghi per l’Al Hilal, definendola un’uscita emozionante, soprattutto dopo il successo ottenuto. Ha compreso le frustrazioni dei tifosi, ma ha ricordato che il calcio è anche un business e che ogni allenatore cerca nuove sfide. Ha augurato il meglio al suo amico Cristian Chivu, ora alla guida dell’Inter, sperando in un futuro luminoso per il club.