Ruth Chepngetich, l’atleta keniana che ha fatto la storia nel 2024 diventando la prima donna a completare una maratona in meno di due ore e dieci minuti, è attualmente sotto sospetto di doping. La notizia è stata ufficializzata dall’Unità di Integrità Atletica (Aiu) della Federazione Internazionale di Atletica Leggera.
Nuovo record mondiale
Nel mese di ottobre 2024, Chepngetich ha stabilito un nuovo record mondiale a Chicago, completando la maratona in 2 ore, 9 minuti e 56 secondi. Tuttavia, la sua carriera ha subito un colpo inaspettato dopo che è risultata positiva a un test antidoping condotto il 3 aprile 2025, nel quale è stata trovata traccia di idroclorotiazide, un diuretico vietato.
Auto-sospensione e ritiro
La campionessa, che ha già conquistato una medaglia d’oro ai Mondiali di Doha nel 2019, non è stata immediatamente sospesa al momento della comunicazione dei risultati. Tuttavia, ha deciso di auto-sospendersi il 19 aprile, mentre le indagini erano in corso. Questa scelta ha spiegato il suo ritiro inaspettato dalla Maratona di Londra, che si è svolta pochi mesi fa.
Uso illecito di sostanze
L’idroclorotiazide, sostanza trovata nel suo organismo, è un diuretico comunemente utilizzato per trattare condizioni come la ritenzione idrica e l’ipertensione. Tuttavia, è noto anche per il suo uso illecito, poiché può mascherare la presenza di altre sostanze proibite nei test antidoping. La situazione di Chepngetich solleva interrogativi sull’integrità nello sport e sull’uso di sostanze vietate da parte degli atleti di élite.
Futuro incerto
L’attenzione ora si concentra sull’esito dell’indagine e sulle eventuali conseguenze per la carriera della runner keniana, che ha fatto sognare milioni di appassionati di corsa in tutto il mondo.