Atletica: indagini sul doping portano alla sospensione della primatista mondiale di maratona

Rosa De Angelis

Luglio 17, 2025

Ruth Chepngetich, l’atleta keniana che ha fatto la storia nel 2024 diventando la prima donna a completare una maratona in meno di due ore e dieci minuti, è attualmente sotto sospetto di doping. La notizia è stata ufficializzata dall’Unità di Integrità Atletica (Aiu) della Federazione Internazionale di Atletica Leggera.

Nuovo record mondiale

Nel mese di ottobre 2024, Chepngetich ha stabilito un nuovo record mondiale a Chicago, completando la maratona in 2 ore, 9 minuti e 56 secondi. Tuttavia, la sua carriera ha subito un colpo inaspettato dopo che è risultata positiva a un test antidoping condotto il 3 aprile 2025, nel quale è stata trovata traccia di idroclorotiazide, un diuretico vietato.

Auto-sospensione e ritiro

La campionessa, che ha già conquistato una medaglia d’oro ai Mondiali di Doha nel 2019, non è stata immediatamente sospesa al momento della comunicazione dei risultati. Tuttavia, ha deciso di auto-sospendersi il 19 aprile, mentre le indagini erano in corso. Questa scelta ha spiegato il suo ritiro inaspettato dalla Maratona di Londra, che si è svolta pochi mesi fa.

Uso illecito di sostanze

L’idroclorotiazide, sostanza trovata nel suo organismo, è un diuretico comunemente utilizzato per trattare condizioni come la ritenzione idrica e l’ipertensione. Tuttavia, è noto anche per il suo uso illecito, poiché può mascherare la presenza di altre sostanze proibite nei test antidoping. La situazione di Chepngetich solleva interrogativi sull’integrità nello sport e sull’uso di sostanze vietate da parte degli atleti di élite.

Futuro incerto

L’attenzione ora si concentra sull’esito dell’indagine e sulle eventuali conseguenze per la carriera della runner keniana, che ha fatto sognare milioni di appassionati di corsa in tutto il mondo.

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