Leroy Merlin chiude alcuni negozi in Italia: ecco dove e cosa succederà nel 2026

Leroy Merlin

Lorenzo Fogli

Luglio 29, 2025

La catena specializzata nel fai-da-te ridisegna la sua rete di vendita: chiusure, nuovi store e ristrutturazioni.

Leroy Merlin annuncia una serie di chiusure programmate nel territorio italiano, lasciando sorpresi molti clienti affezionati. La decisione non riguarda l’intera rete nazionale, ma rientra in un riassetto strategico che prevede la chiusura di alcuni punti vendita e l’apertura di un nuovo hub commerciale ad Arese, in Lombardia, previsto per la primavera del 2026.

La catena francese – specializzata in bricolage, fai-da-te, edilizia e giardinaggio – conferma il ridimensionamento di alcune sedi, ma punta a una ristrutturazione profonda della propria rete, con l’obiettivo di offrire spazi più moderni e una distribuzione più funzionale.

Addio a Baranzate, Assago e Caponago: la nuova strategia di Leroy Merlin

Il primo cambio significativo avverrà a Baranzate, il cui punto vendita sarà chiuso a maggio 2026. A sostituirlo sarà un nuovo maxi store ad Arese: 7.500 m² di superficie interna e 3.000 m² esterni, con un progetto che prevede oltre 200 nuove assunzioni. Il nuovo negozio sarà il centro di riferimento per l’intera area nord-ovest di Milano, con un’offerta aggiornata e spazi più efficienti.

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In parallelo, è già stata programmata la chiusura del punto vendita di Assago, prevista per settembre 2025, e quella di Caponago, che cesserà l’attività a dicembre 2025. Si tratta di una razionalizzazione territoriale mirata, pensata per ottimizzare la presenza dell’azienda tra Milano, Varese e Como, puntando su poli logistici e di vendita meglio posizionati.

Non tutte le sedi, però, saranno chiuse: alcuni negozi – come quelli di Rozzano, Carugate e Lissone – saranno completamente rinnovati. L’obiettivo è ammodernare gli spazi, migliorare la disposizione interna e rinnovare l’esperienza d’acquisto, allineandola agli standard più attuali nel settore della grande distribuzione per la casa.

Leroy Merlin fa parte del gruppo ADEO, tra i più grandi attori europei nella distribuzione di prodotti per il miglioramento dell’abitazione. In Italia è presente dagli anni ’90 e conta decine di punti vendita. Questo piano di riorganizzazionepunta a rispondere ai cambiamenti del mercato, all’aumento dei costi operativi e alle nuove abitudini dei clienti, che oggi si orientano sempre più verso soluzioni ibride tra fisico e digitale.

Cosa cambia per i clienti e per i lavoratori coinvolti

Il piano annunciato da Leroy Merlin avrà un impatto diretto su centinaia di clienti abituali delle filiali in chiusura, ma coinvolgerà anche decine di dipendenti, che verranno gradualmente riallocati in base alla disponibilità dei nuovi punti vendita. L’azienda ha avviato tavoli di confronto con le rappresentanze sindacali per gestire al meglio la transizione.

Per i clienti, il cambiamento si tradurrà in un’offerta più centralizzata, con store di dimensioni maggiori ma meno distribuiti sul territorio. Un vantaggio potrebbe essere rappresentato da servizi digitali potenziati, come click & collect, consulenze online e nuove modalità di consegna.

Il brand ha ribadito l’impegno nel mantenere alta la qualità del servizio, puntando su una rete più moderna e meglio integrata. Ma resta il dato: alcune zone perderanno un presidio importante nel settore della casa e del fai-da-te.

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