Tour: penultima tappa a Groves, Milano si prepara per Parigi

Marco Rivetti

Luglio 26, 2025

Nel fresco e piovoso clima del Giura, il Tour de France ha raggiunto un momento cruciale con la ventesima tappa, che si è svolta il 15 luglio 2025, e ha visto trionfare in solitaria Kaden Groves. L’atleta australiano ha portato a termine una fuga iniziata da lontano, riuscendo a piazzare l’affondo decisivo che gli ha permesso di tagliare il traguardo per primo.

Il successo di Groves, che corre per la squadra Alpecin Deceuninck, non ha influenzato la posizione della maglia gialla, Tadej Pogacar, il quale ha concluso la tappa con un distacco di oltre sette minuti dal vincitore. Il campione sloveno ha mantenuto la leadership della classifica, seguito da Jonas Vingegaard, che si trova a 4 minuti e 24 secondi di distanza. Pogacar si prepara a festeggiare il suo quarto trionfo a Parigi, mentre Jonathan Milan si aggiudica la maglia verde, simbolo della classifica a punti, un traguardo raggiunto da pochi italiani nella storia del Tour, tra cui Franco Bitossi e Alessandro Petacchi.

Il gruppo ridotto e le fatiche del Tour

Le tre settimane di gara hanno messo a dura prova i corridori, riducendo il gruppo a soli 158 partecipanti. La fatica accumulata ha influenzato il ritmo generale della corsa, lasciando spazio a chi cercava di approfittare della situazione, come nel caso di Groves. Tra i protagonisti della giornata, si è messo in evidenza Simone Velasco, che ha conquistato il quarto posto al traguardo. Milan, invece, ha preferito non rischiare, arrivando con un ampio distacco, ma con la certezza di aver ottenuto un ottimo risultato. Alla sua prima partecipazione al Tour, il ciclista friulano ha già vinto due tappe, riportando l’Italia al successo dopo sei anni. “È un grandissimo sogno quello che sto realizzando,” ha dichiarato Milan, aggiungendo di essere un po’ superstizioso e di voler attendere fino a domani per festeggiare. “Sono molto contento di come è andato il Tour,” ha concluso.

La tappa finale e le insidie del percorso

La tappa di domenica, che si svolgerà da Mantes la Ville agli Champs-Élysées per un totale di 132 km, non sarà una semplice passerella. È prevista una ripetizione di tre volte della salita sulle strade acciottolate di Montmartre, rendendo l’idea di un possibile ribaltone piuttosto azzardata. Tuttavia, le cadute rappresentano sempre un tema ricorrente durante la corsa. Anche durante l’arrivo del gruppo a Pontarlier, l’asfalto bagnato ha tradito alcuni corridori, e Pogacar ha rischiato di cadere, mostrando segni di frustrazione. Il campione sloveno ha descritto questo Tour come “il più duro, che non ha quasi mai dato tregua”.

“Probabilmente c’è stato un giorno in cui siamo stati un po’ più rilassati,” ha spiegato Pogacar, sottolineando la durezza della competizione. “Se guardiamo i dati di potenza, è stata incredibilmente dura. Oggi abbiamo pedalato a tutta velocità dall’inizio alla fine.” Nonostante le difficoltà, Pogacar ha espresso soddisfazione per la sua performance, affermando di aver trovato piacere in questo Tour grazie alla buona forma fisica. “Non vedo l’ora che arrivi domani,” ha concluso, lasciando aperta la possibilità di partecipare alla Vuelta, una decisione che prenderà nei giorni a venire.

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