La Federazione calcistica francese (FFF) ha espresso una ferma condanna nei confronti dei commenti d’odio rivolti alle giocatrici della nazionale femminile, dopo la loro uscita di scena ai quarti di finale di Euro 2025, avvenuta il 15 luglio contro la Germania. La partita, terminata in parità (1-1), ha visto le tedesche prevalere ai calci di rigore con un punteggio di 6-5. In un comunicato ufficiale, la FFF ha dichiarato: “Nulla può giustificare simili manifestazioni d’odio. La FFF esprime il suo pieno sostegno a tutte le calciatrici coinvolte e ribadisce il suo impegno per i valori di rispetto e solidarietà che sono alla base del nostro sport”.
Azione della federazione contro l’odio online
A seguito dell’ondata di insulti sui social media, la federazione ha deciso di attivarsi, denunciando immediatamente la questione all’unità nazionale contro l’odio online. Ha richiesto l’apertura di un’indagine per “punire comportamenti penalmente riprovevoli”, come riportato nel comunicato. Anche il portiere Pauline Peyraud-Magnin ha preso posizione, denunciando l’odio in un post sul suo profilo Instagram, affermando: “Da ieri, i social media sono diventati uno spazio di violenza, razzismo e insulti… E questo è inaccettabile!”. La FFF ha aggiunto: “Possiamo essere frustrati, possiamo essere tristi, possiamo persino essere arrabbiati. Ma l’odio non dovrebbe mai, mai e poi mai avere spazio in questo sport”.
Il caso di Selma Bacha
Un caso emblematico è quello di Selma Bacha, terzino sinistro con genitori nordafricani, che ha subito attacchi sui social dopo l’eliminazione della squadra. Gli insulti sono stati scatenati in particolare per non aver eseguito uno dei calci di rigore e per aver dichiarato, subito dopo la partita, che la qualificazione della Germania era “immeritata”. La FFF, con queste azioni, intende non solo difendere le proprie atlete ma anche promuovere un ambiente di rispetto e inclusione nel calcio.