A Maduka Okoye, portiere dell’Udinese, è giunta una notizia positiva dopo un periodo di incertezze legate a presunti illeciti sportivi. Il tribunale federale della FIGC, che lo ha interrogato il 22 luglio 2025 a Milano, ha deciso di infliggergli solo due mesi di squalifica. Questa sospensione avrà inizio il 18 agosto, costringendo Okoye a saltare il match d’esordio in Coppa Italia e sei partite di campionato. Tuttavia, il portiere potrà rientrare in campo il 19 ottobre nella trasferta contro la Cremonese.
Le accuse di scommesse
Okoye era stato coinvolto in un’inchiesta riguardante scommesse, in particolare per un’ammonizione ricevuta durante l’incontro Lazio-Udinese del 2024. Secondo le accuse, il portiere avrebbe programmato volontariamente il cartellino giallo mentre si trovava nel ristorante Biffi. Inizialmente deferito per illecito sportivo, tutte le accuse sono state successivamente ritirate, dimostrando che non vi era stata alcuna combine. Le nuove dichiarazioni di Okoye hanno portato la Procura a chiedere una condanna solo per l’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, relativo a condotta scorretta, escludendo pertanto l’illecito originariamente contestato.
La reazione del club
L’Udinese, dal canto suo, non ha mai mostrato preoccupazione riguardo alla situazione di Okoye. Il club non ha cercato un altro portiere sul mercato, puntando invece su Nunziante, un giovane talento del Benevento che ha suscitato l’interesse di molte squadre. La tranquillità del club e la decisione di non intervenire sul mercato evidenziano la fiducia riposta in Okoye, che ora può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Nonostante il ritardo di due mesi nell’inizio della sua stagione, il portiere è pronto a rimettersi in gioco e a dimostrare il proprio valore.