Un episodio di razzismo ha scosso la nazionale femminile di calcio dell’Inghilterra, proprio alla vigilia della semifinale degli Europei 2025 contro l’Italia. Jess Carter, difensore centrale che milita nel NY Gotham negli Stati Uniti, ha denunciato di essere stata vittima di insulti razzisti sui social media. “Fin dall’inizio del torneo ho ricevuto numerosi attacchi razzisti – ha dichiarato Carter – e, sebbene ogni tifoso abbia il diritto di esprimere le proprie opinioni sulle prestazioni e sui risultati, non ritengo giusto colpire qualcuno per il suo aspetto fisico, le sue origini o il colore della pelle. Pertanto, ho deciso di prendere una pausa dai social media, lasciando che sia il mio team a gestire la situazione”.
La reazione della federazione calcistica
La Federazione calcistica inglese (FA) ha prontamente risposto alla situazione con un comunicato ufficiale. Il CEO Mark Bullingham ha affermato che “la priorità è Jess; le garantiremo tutto il supporto necessario e condanniamo con fermezza i responsabili di questo vergognoso atto di razzismo“. Bullingham ha informato che, non appena appresa la notizia degli abusi subiti da Carter, la FA ha contattato la polizia britannica. Inoltre, l’ente sta collaborando con la piattaforma di social media coinvolta per assicurare che i colpevoli di questo crimine d’odio siano perseguiti. “Purtroppo, non è la prima volta che un giocatore inglese subisce tali attacchi – ha continuato Bullingham – e abbiamo implementato misure per intervenire rapidamente e fornire informazioni utili per eventuali azioni legali. Continueremo a dialogare con le autorità e le aziende di social media per trovare soluzioni efficaci contro questi abominevoli abusi”.
Il supporto della UEFA e delle colleghe
Anche la UEFA ha espresso solidarietà nei confronti di Jess Carter, dichiarando che “abusi e discriminazioni non devono mai essere tollerati, né nel calcio né nella società, sia di persona che online”. Questo sostegno da parte dell’ente calcistico europeo evidenzia l’importanza di un fronte unito contro il razzismo nel mondo dello sport.
Le giocatrici della nazionale inglese si trovano ora a dover affrontare la questione di come reagire nella prossima partita contro l’Italia. “Ci siamo riunite per discutere la situazione e siamo tutte pienamente solidali con Jess e con chiunque subisca insulti razzisti in questo torneo”, ha affermato il capitano Lucy Bronze, come riportato da alcuni media britannici. “Sappiamo che non riguarda solo lei e siamo deluse di dover affrontare ancora, nel 2025, una situazione del genere. Inginocchiarsi? No, non lo faremo, ma è evidente che noi e il mondo del calcio dobbiamo trovare un altro modo per combattere il razzismo“.
Questo episodio mette in luce la necessità di un impegno collettivo per affrontare il razzismo, non solo nel calcio, ma nella società in generale.