Roberto Mancini ha espresso il suo profondo cordoglio durante i funerali di Sergio Viganò, svoltisi a Lu, in provincia di Alessandria, il 20 luglio 2025. Viganò, noto come “Viga”, è scomparso all’età di 84 anni a causa di una malattia, lasciando un’impronta indelebile nel mondo del calcio italiano. Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale e icona della Sampdoria, ha descritto Viganò come una figura eccezionale e un vero e proprio fratello maggiore per lui e per molti altri.
Il ricordo di un grande professionista
Nel suo commosso intervento, Mancini ha sottolineato l’importanza di Viganò non solo nella sua carriera, ma anche in quella di tanti altri calciatori. “Il ‘Viga‘ era una persona buona, speciale, che conosceva il suo lavoro alla perfezione. Credo sia stato il più grande massaggiatore del mondo”, ha dichiarato Mancini, evidenziando come la professionalità e la dedizione di Viganò abbiano contribuito al successo di numerosi atleti. “Siamo stati insieme tanti anni e abbiamo vinto tanto, anche grazie a lui. È un pezzo del nostro cuore che se ne va”, ha aggiunto l’ex calciatore.
Una carriera dedicata al benessere degli sportivi
Sergio Viganò ha dedicato la sua vita alla professione di massofisioterapista, diventando una figura di riferimento nel calcio italiano. La sua carriera è stata caratterizzata da un costante impegno per il benessere fisico degli sportivi, aiutandoli a superare infortuni e a ottimizzare le loro prestazioni. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e lavorare con lui.
Un addio sentito da tutti
I funerali di Viganò hanno visto la partecipazione di numerosi ex calciatori, allenatori e amici, tutti uniti nel ricordare un professionista che ha segnato la storia del calcio italiano. La sua eredità vivrà attraverso i tanti atleti che hanno beneficiato della sua esperienza e delle sue abilità, rendendolo un personaggio indimenticabile nel panorama sportivo.