Il nuovo allenatore della Juve Stabia, Ignazio Abate, ha espresso la sua determinazione e passione per il progetto che lo attende, durante il ritiro di Castel di Sangro il 20 luglio 2025. Abate, ex calciatore di Serie A con una carriera di successo, ha sottolineato l’importanza di costruire una squadra forte e coesa, pronta ad affrontare le sfide del campionato di Serie B.
Il messaggio di Abate per la Juve Stabia
Ignazio Abate ha chiarito le sue intenzioni per la stagione, affermando che la sua squadra sarà guidata da “anima e cuore”. Il tecnico ha dichiarato: “Siamo concentrati sull’inizio di stagione. Ripartiamo da zero, l’obiettivo è confermare la categoria e gettare le basi per continuare a sognare”. La Juve Stabia, reduce da un’ottima stagione da neopromossa, ha raggiunto le semifinali playoff, un risultato che Abate attribuisce a un lavoro di programmazione ben congegnato. Il nuovo allenatore ha evidenziato che l’organico subirà cambiamenti significativi, con l’inserimento di giovani talenti. “A loro va dato il tempo di trovare l’equilibrio, in campo e fuori”, ha aggiunto.
Strategia e approccio al gioco
Abate ha parlato della preparazione della squadra, sottolineando l’importanza di lavorare sui principi di gioco. “Il modulo lo determinano le caratteristiche degli interpreti. Un bravo allenatore deve saper valorizzare al meglio ogni giocatore”, ha spiegato. La filosofia di Abate si basa sulla conoscenza approfondita dei propri atleti, non solo come professionisti, ma anche come persone. “Il confronto è fondamentale. Nulla è più importante del gruppo”, ha affermato, evidenziando il valore del lavoro di squadra.
Le radici di Abate e la scelta di Castellammare
Il nuovo tecnico ha condiviso le ragioni che lo hanno spinto a scegliere Castellammare di Stabia. “Il valore delle persone è ciò che mi ha colpito. Ho apprezzato la visione e il progetto del presidente Langella e del ds Lovisa“, ha dichiarato. Originario di Sant’Agata de’ Goti, Abate ha sottolineato il legame emotivo con la zona, ricordando con nostalgia il nonno Pasquale, che sarebbe stato il suo primo tifoso.
Il percorso professionale e le ispirazioni
Dopo aver concluso la sua esperienza alla Ternana, Abate ha parlato del legame che ha instaurato con i giocatori e il direttore sportivo. “C’è l’amarezza di aver interrotto il percorso sul più bello”, ha confessato. Con quasi 300 partite in Serie A alle spalle, il tecnico ha rivelato di ispirarsi a Roberto De Zerbi, apprezzando la sua metodologia di lavoro e la capacità di gestire le emozioni dei calciatori. “Ho avuto la fortuna di essere ospite di Ancelotti al Real. A Carlo devo tanto, mi ha fatto debuttare da giovanissimo in Champions League“, ha aggiunto, menzionando anche altri allenatori di successo come Italiano e Allegri.
Il coraggio come valore fondamentale
Abate ha sottolineato l’importanza del coraggio per i suoi giocatori. “Devono saper leggere i momenti della partita e divertirsi nel giocare”, ha affermato, evidenziando la necessità di grinta e determinazione, specialmente in fase difensiva. Riguardo al suo passato da calciatore, ha rievocato i ricordi più belli legati al Milan, dove ha iniziato la sua carriera.
Amicizie e rivalità nel mondo del calcio
Parlando dei suoi ex compagni di squadra, Abate ha menzionato Pippo Inzaghi, che affronterà da avversario alla guida del Palermo. “È un amico e un bravissimo allenatore. Sono sicuro farà una grande stagione in rosanero. Ma contro la Juve Stabia niente scherzi”, ha affermato con un sorriso. Ha anche parlato di Gennaro Gattuso, nuovo commissario tecnico della Nazionale, sottolineando le sue qualità di leader e comunicatore.
Prossimi impegni e obiettivi
Il primo impegno ufficiale della Juve Stabia sarà il 15 agosto contro il Lecce in Coppa Italia. Abate ha già un occhio attento su Camarda, un giovane talento che conosce bene. “Se mantiene umiltà e voglia di migliorarsi, diventerà un campione”, ha dichiarato. La sfida contro il Lecce rappresenta un’importante opportunità per la squadra, e il tecnico è consapevole dell’emozione che potrebbe provare tornando a San Siro in caso di passaggio del turno.
Abate ha concluso il suo intervento esprimendo il desiderio di trasmettere la sua idea di calcio e creare un legame solido con squadra e tifosi. “Daremo anima e core per questi colori”, ha affermato, pronto ad affrontare la nuova avventura con determinazione e passione.