Il concetto di hybris, secondo la tradizione greca, rappresenta l’arroganza di chi osa sfidare le divinità . Questo atteggiamento di presunzione, spesso punito, si riflette perfettamente nella recente stagione dell’Inter, definita da Henrikh Mkhitaryan come “ingiocabile”. Nonostante alcuni momenti brillanti, la squadra nerazzurra ha dovuto affrontare una dura realtà , perdendo contro il Napoli e subendo una pesante sconfitta in finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain. Questo scenario, che si è svolto a Milano il 19 luglio 2025, ha messo in luce come il talento da solo non possa garantire il successo.
I motivi del crollo dell’Inter con il PSG
Le ragioni della disfatta dell’Inter nella finale di Champions sono molteplici. Roberto De Zerbi, ex allenatore, ha commentato l’accaduto, sostenendo che la squadra milanese non fosse adeguatamente preparata. Secondo lui, l’Inter ha mostrato una certa presunzione, ignorando il modo di giocare del PSG. De Zerbi ha sottolineato che gli italiani non erano a conoscenza delle peculiarità del club parigino, il che ha contribuito alla loro sconfitta. In campo, l’Inter è apparsa impreparata e, nonostante un clima di ottimismo, è stata colpita dall’imprevedibilità del gioco avversario. Questa situazione ha portato a un crollo inaspettato, culminato in una sconfitta per 5-0, che ha lasciato il segno nella storia del club.
Il ko del PSG contro il Chelsea al Mondiale
Il Paris Saint-Germain, dopo aver schiacciato l’Inter, si è presentato alla finale del Mondiale per club contro il Chelsea con un atteggiamento di superiorità . Le aspettative erano alte, e la squadra parigina era convinta di poter conquistare il titolo senza fatica. Tuttavia, la partita si è rivelata un incubo. Sul campo, il PSG ha mostrato segni di arroganza, come evidenziato da un errore chiave di Fabian Ruiz, che ha tentato di passare il pallone a Achraf Hakimi invece di concludere a rete. Questa scelta ha portato alla vittoria del Chelsea, che ha trionfato con un netto 3-0. L’episodio ha dimostrato che, nel calcio, la bravura individuale non è sufficiente a garantire il successo; è necessaria anche una preparazione adeguata e una mentalità vincente.
Sinner e la vittoria in rimonta a Wimbledon
Nel mondo del tennis, Jannik Sinner ha dimostrato che il talento può essere accompagnato da un impegno costante. Nella finale di Wimbledon, giocata il 16 luglio 2025, Sinner ha affrontato Carlos Alcaraz dopo aver già conquistato il Roland Garros. Nonostante un inizio in salita, con Alcaraz che ha vinto il primo set, Sinner ha mantenuto la calma e ha dimostrato una resilienza mentale straordinaria. Nel secondo set, ha strappato subito il servizio, ribaltando le sorti della partita. La vittoria finale ha messo in evidenza come il lavoro e la determinazione possano superare il talento naturale, un messaggio che risuona con forza in un contesto sportivo dove non sempre il talento è sufficiente per ottenere i risultati desiderati.