Il destino di Milano e del suo stadio iconico, il Meazza, si trova al centro di una controversa inchiesta che sta scuotendo l’amministrazione comunale. La situazione si complica ulteriormente mentre il tempo scorre verso l’Euro 2032, torneo che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia. La riunione di ieri, tenutasi a Palazzo Marino, ha visto coinvolti il sindaco Giuseppe Sala, i rappresentanti di AC Milan e FC Internazionale, insieme ai vertici della FIGC e della UEFA. La questione all’ordine del giorno era la condizione dell’impianto milanese, che, secondo le attuali valutazioni, non soddisfa gli standard richiesti per ospitare eventi di tale portata.
La situazione è allarmante. L’attuale stadio non solo non è conforme ai requisiti UEFA, ma i lavori di ammodernamento previsti non sarebbero sufficienti a renderlo idoneo. Con sette anni a disposizione, i club e l’amministrazione comunale devono presentare un progetto alternativo e definitivo per evitare di perdere l’opportunità di ospitare eventi di grande rilevanza. L’idea di un nuovo San Siro emerge come la soluzione più plausibile, anche se il futuro del progetto resta incerto a causa dell’inchiesta in corso.
Le criticità dell’attuale impianto
L’incontro di ieri ha messo in evidenza le criticità legate alla scelta degli impianti per Euro 2032. La FIGC deve decidere quali stadi potranno essere utilizzati, partendo da un elenco iniziale di dieci proposte che include città come Roma, Bari, Napoli e Torino, per arrivare a una selezione finale di cinque. Attualmente, l’unico stadio che soddisfa tutti i requisiti è l’Allianz Stadium di Torino. L’Olimpico di Roma, pur necessitando di lavori, potrebbe rientrare nella lista grazie alla sua importanza istituzionale. La scadenza per la presentazione della lista definitiva è fissata per ottobre 2026, una data che si avvicina rapidamente, considerando le difficoltà che Milan e Inter hanno affrontato nel tentativo di realizzare un impianto di proprietà.
Le due società hanno sottolineato che il progetto di ristrutturazione del Meazza non è fattibile, sia per i costi elevati che per l’inadeguatezza dell’impianto attuale. La situazione diventa sempre più critica, con la pressione crescente per trovare una soluzione adeguata.
Il futuro del nuovo San Siro
Negli ultimi giorni, l’iter per il nuovo San Siro ha segnato alcuni progressi significativi. Il TAR della Lombardia ha respinto la richiesta di sospensiva riguardante l’acquisizione dell’area da parte di Milan e Inter, mentre è stato raggiunto un accordo tra i club e il Comune sul prezzo del nuovo stadio e delle aree circostanti. Tuttavia, l’inchiesta della Procura sta creando un clima di incertezza che potrebbe influenzare negativamente il progetto. Sono oltre cento i cantieri sotto osservazione, e sebbene San Siro non sia direttamente coinvolto, le tempistiche già lunghe potrebbero ulteriormente dilatarsi.
Il rischio di un nuovo blocco nel processo di costruzione e la difficoltà di ristrutturare l’attuale stadio pongono interrogativi sul futuro. Una situazione del genere potrebbe trasformarsi in una vera e propria figuraccia per la città e i suoi rappresentanti, mentre la pressione per garantire un impianto adeguato per Euro 2032 continua a crescere.