Dagnoni annuncia: ‘Presenteremo all’Uci misure per aumentare la sicurezza di bici e caschi’

Marco Rivetti

Luglio 18, 2025

Il dibattito sulle misure di **sicurezza** nel **ciclismo** si intensifica dopo la tragica scomparsa di **Samuele Privitera**, un giovane ciclista di 19 anni, avvenuta mercoledì 26 marzo 2025, durante una gara a **Pontey**. **Cordiano Dagnoni**, presidente della **Federazione Ciclistica Italiana** (**FCI**), ha espresso la necessità di adottare nuove norme per garantire una maggiore **sicurezza** per gli atleti. Durante un intervento telefonico all’inizio della tappa odierna del 61° **Giro della Valle d’Aosta**, Dagnoni ha sottolineato l’importanza di proporre all’**Unione Ciclistica Internazionale** (**UCI**) misure relative a **biciclette**, **abbigliamento** e **caschi**.

Proposte per aumentare la sicurezza

Dagnoni ha evidenziato che nel **ciclismo**, come in altri sport, è fondamentale implementare misure di **sicurezza** più rigorose. Ha citato esempi come lo **sci** e l’**equitazione**, dove sono già stati introdotti dispositivi di protezione come gli **airbag**, e l’**automobilismo**, che utilizza **roll bar** per proteggere i conducenti. Il presidente della **FCI** ha affermato che, sebbene queste innovazioni possano influenzare l’**aerodinamica** e il **peso** delle attrezzature, la priorità deve essere la **sicurezza** degli atleti. “Stiamo lavorando per garantire una maggiore protezione, anche a costo di sacrificare alcuni aspetti tecnici”, ha dichiarato Dagnoni, sottolineando l’imprevedibilità degli eventi nelle gare **ciclistiche**.

Iniziative della federazione ciclistica italiana

In risposta alla crescente preoccupazione per la **sicurezza**, la **FCI** ha istituito una commissione dedicata che si occupa di elaborare nuove proposte e suggerimenti da presentare all’**UCI**. Dagnoni ha spiegato che questa iniziativa è parte di un impegno più ampio della federazione per adeguarsi alle norme internazionali. “Siamo consapevoli che il **ciclismo** non è uno sport privo di rischi. Gli **allenamenti** comportano pericoli, specialmente a causa del **traffico**, e le gare espongono gli atleti a ulteriori rischi”, ha aggiunto il presidente, riconoscendo la complessità della situazione.

La **FCI** sta lavorando per raccogliere input da diverse figure professionali nel settore, con l’obiettivo di creare un ambiente più sicuro per i **ciclisti**. La morte di **Privitera** ha riacceso il dibattito sulla **sicurezza** e ha spinto la federazione a riflettere su come migliorare le condizioni di gara e proteggere i giovani atleti. In un contesto in cui il **ciclismo** è sempre più popolare, la questione della **sicurezza** rimane centrale e richiede un’attenzione costante da parte di tutti gli attori coinvolti.

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