Ciclista deceduto, la madre chiede alla squadra di non sentirsi in colpa

Rosa De Angelis

Luglio 18, 2025

Il 18 luglio 2025, a Pré-Saint-Didier, si è svolto un momento di grande commozione in onore di Samuele Privitera, il giovane ciclista di 19 anni tragicamente scomparso. La madre, intervistata dalla Tgr della Valle d’Aosta, ha spiegato il motivo della sua presenza: “Siamo qui perché stiamo aspettando dei documenti importanti per portarcelo a casa. Essendo qui volevamo essere vicini alla squadra perché abbiamo ricevuto tanto affetto da tutti quanti”. La famiglia ha voluto rendere omaggio al figlio, deceduto mercoledì scorso all’ospedale di Aosta a seguito di una caduta avvenuta a Pontey durante la prima tappa del 61° Giro Ciclistico della Valle d’Aosta – Mont Blanc, competizione riservata ai corridori under 23.

Momento di silenzio e sostegno

Insieme al padre, la madre di Samuele ha partecipato al minuto di silenzio che ha preceduto la partenza della tappa odierna, che collegava Pré-Saint-Didier al Colle del Gran San Bernardo. Un gesto simbolico per ricordare il giovane atleta e per sostenere i membri della squadra Hagens Berman Jaycoal, con cui Samuele correva. “Ringraziamo tutti per l’affetto ricevuto, non era scontato”, ha continuato la madre, esprimendo la gratitudine della famiglia nei confronti della comunità ciclistica.

Ricordo e emozione

La madre ha descritto Samuele come una persona eccezionale, sottolineando il vuoto incolmabile che la sua scomparsa ha lasciato. “Siamo qui perché volevamo che la squadra non si sentisse in colpa minimamente, perché non è giusto”, ha affermato. Con un tono di rassegnazione, ha aggiunto che, sebbene la vita continui, il dolore per la perdita rimane. L’emozione è palpabile, e il ricordo di Samuele Privitera è destinato a rimanere vivo nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato.

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