Dario Argento racconta la scelta della Lazio e la reazione del padre romanista

Marco Rivetti

Luglio 17, 2025

Qualche preoccupazione per la Lazio di Dario Argento, ma il regista romano vive un’estate ricca di soddisfazioni. Attualmente è impegnato nella realizzazione di un nuovo film, mentre la versione restaurata di “4 mosche di velluto grigio“, un suo celebre lavoro del 1971, è tornata nelle sale cinematografiche dal 17 luglio 2025, grazie all’intervento della Cineteca di Bologna. Argento esprime la sua gioia per il successo del film, che finalmente ha avuto la possibilità di essere distribuito dopo anni di blocco da parte della produzione americana. “È fantastico vedere che il film sta andando bene, subito dietro i grandi blockbuster americani”, afferma il regista.

La passione per il calcio non lo abbandona, nonostante i momenti difficili che sta attraversando la sua squadra del cuore. Argento, tifoso biancoceleste sin dalle scuole medie, racconta come la sua fede calcistica sia stata influenzata da un compagno di banco, che lo ha introdotto al mondo del calcio. “Mio padre era un romanista accanito”, ricorda, “e non prese bene la mia scelta”. La sua passione per la Lazio, però, è rimasta intatta.

Le radici della passione per la Lazio

La fede biancoceleste di Dario Argento risale ai tempi delle scuole medie, quando un compagno di classe lo avvicinò al mondo del calcio. “Mi parlava dei giocatori e mi ha fatto capire davvero il gioco”, spiega il regista. La sua scelta di tifare Lazio non fu ben accolta dal padre, fervente sostenitore della Roma, ma Argento ricorda quel momento con un sorriso. “Ricordo ancora il giorno in cui mio padre mi chiese di che squadra fossi. Quando gli dissi ‘Io sono della Lazio’, lui reagì con incredulità, ma alla fine mi perdonò”.

Il suo idolo di gioventù è stato Arne Selmosson, un calciatore di grande talento. Argento ricorda con affetto la Lazio che vinse il campionato nel 1974, guidata da Giorgione Chinaglia. “L’ho incontrato anni fa a New York, e abbiamo passato del tempo a parlare di tutto, dalla vita in Italia alla sua esperienza negli Stati Uniti“, racconta.

La situazione attuale della Lazio

Dario Argento esprime preoccupazione per la situazione attuale della Lazio, in particolare per il mercato bloccato. “Spero che Sarri riesca a fare la differenza”, afferma. Il regista ha grande stima per l’allenatore e si augura che le sue capacità possano portare la squadra a risultati migliori. Riguardo al presidente Claudio Lotito, Argento riconosce il suo impegno nella gestione della squadra negli ultimi vent’anni, pur mantenendo una certa cautela.

Il regista è anche preoccupato per le sorti della Nazionale italiana, che rischia di non qualificarsi per il Mondiale per la terza volta consecutiva. “Sarebbe un vero disastro”, afferma. Ricorda con nostalgia i festeggiamenti per le vittorie ai Mondiali, in particolare quella del 1982, quando era in vacanza con la famiglia a Sabaudia. “Eravamo tutti in strada a festeggiare, anche se le mie figlie non erano particolarmente interessate al calcio”.

Passioni sportive oltre il calcio

Oltre al calcio, Argento segue con attenzione il tennis, in particolare il giovane talento italiano Jannik Sinner. “Ha un carattere diverso da quello tipico degli italiani, ma la sua calma e la sua eleganza mi piacciono molto”, afferma. Il regista non nasconde la sua preferenza per lo stile di Sinner rispetto ad altri tennisti come Alcaraz, che trova più rumoroso e meno elegante.

Argento ha anche una passione per il nuoto e ammira profondamente Gregorio Paltrinieri. “La sua forza di volontà e l’impegno che mette in ogni gara sono straordinari”, dice. Riconosce il valore di Paltrinieri non solo come atleta, ma anche come esempio di tenacia e determinazione.

La passione per lo sport è una costante nella vita di Dario Argento, che si mantiene aggiornato sulle vicende della Lazio e degli altri sportivi. Nonostante i suoi impegni lavorativi, trova sempre il tempo per discutere di calcio e sport nel suo quartiere a Roma, mantenendo viva la sua fede biancoceleste.

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